Dovrei provare a togliere il futuro dalle mie frasi. Non è che un palliativo, non credi? Sai quanti danni ha fatto un “andrà decisamente meglio”? Una frase del genere ammazza il momento in cui la si dice e toglie ogni tipo di fiducia al presente. Dovrei smettere di pronunciarla quando mi viene da respirare forte. … Continua a leggere
C’è gente, come me, che dovrebbe vivere in un bar. Non tutto l’anno ma in specifici periodi sì. Tipo d’estate, tipo ora, tra le 6.45 e le 8.13 di mattina. Quando è giorno per modo di dire. E’ quello il luogo giusto e l’ora giusta per rimandare, seppur momentaneamente, tutto il resto. E’ quello il momento … Continua a leggere
Non devi aver paura. E’ solo una momentanea distrazione, la mia. Una corsa verso il dover fare il fattibile, pur di non dover comprendere il resto. Alcuni lo chiamerebbero effetto lunedì. Altri, la beffarda carezza dell’Estate. Io inquadrerei il tutto in una richiesta di mia attenzione o di auto-attenzione, se così può dirsi. Che a dirsi, … Continua a leggere
Hai mai fatto caso alla bellezza di certi muri bianchi? Imbarazzanti, a tratti necessari. Prendi ad esempio il muro del salone di Giorgio. Quello sulla sinistra. Quello dove la mamma, anni fa, appese una conchiglia di mare, raccolta chissà quanti sogni prima. Proprio quello, sì. Io lo trovo meraviglioso. Ed ogni volta che lo guardo … Continua a leggere
Quante ne racconta un treno in corsa? Forse una o forse tutte, lui non sa, se non dove andrà. Lui raccoglie e distribuisce. Lui ascolta e qualche volta risponde. Quante ne custodisce un treno che fugge oltre la ragione? Di certo nulla altro se non indisciplinate righe incastonate in ibride poesie e dolci pensieri dedicati. E … Continua a leggere
È da venerdì che ho la febbre da cavallo, quella vera, che non ti molla, che ti tiene calda e agitata e ti fa combattere battaglie infinite durante la notte, senza mai farti raggiungere la vittoria sperata e che ti fa svegliare in un bagno di sudore con il doppio dei dolori… E questo, tutto … Continua a leggere
Se ne sta ancora qui, lei. Qui e lì, come un bozzolo orfano di padre, smosso dal vento, fuori luogo, malconcio, stropicciato, invecchiato, goffo ed al contempo delicatamente osservato. Una sorta di velo in spirale bianco, di poco valore, di tessuto e materie da argomentare che accarezza l’asfalto e nulla chiede se non un passaggio … Continua a leggere
È successo che uscendo di casa dopo pranzo, per andare a prendere mio figlio a scuola, l’ho riconosciuto ed è stato incredibile, surreale. Era proprio lui, l’odore della vecchia casa al mare, della mia infanzia, dei miei capelli sempre corti e dei miei cugini biondi. L’odore delle vacanza e delle meraviglie tanto soggettive quanto preziose … Continua a leggere
“Sai di cosa è composto il nostro percorso?” disse Carlo a fine partita alla bella Mara “È composto di amore plenario. Di amore che mai è uno ma che cerca e cerca sempre. Che percorre. Che corre. Che suda e che accetta. Il nostro, Mara, è un dito che scorre lungo le curve della pancia … Continua a leggere
Dimmi cosa, se non ti è concesso il dove. ‘Che di notte va tutto da solo, senza riflessione da contorcere il ricordo. Un po’ come piantarsi e raccogliersi da soli. Un po’ come l’automatico “tutto compreso” del detto e abbandonato. E sempre un po’, come il vantarsi di non aver altro che sia buono, oltre … Continua a leggere