Me lo dico, ogni tanto, che so fare poco e questo mi fa immaginare bene dentro un bosco, a cavarmela da sola, senza impegno, senza sguardo, senza uno specifico “lo sai fare?” Io e le mie foglie che somigliano a delle mani grandi quanto un cespuglio ad ascoltare i mille portali nascosti nei sentieri che … Continua a leggere
Sai, ci sono giorni interi in ogni ricordo. Giorni di mare e sale, sabbia sognata e resoconti. Ci sono giorni interi in tutte le tue più incomprensibili manifestazioni. Giorni e giorni. Giorni di gesti e richieste, pause e riflessioni. Giorni di dubbi e ancor più di deliberazioni. Quante verità in ogni silenzio immeritato… Quanti passi … Continua a leggere
Piove con il sole. Sole con la pioggia. Poi solo cielo. Le nuvole sono strepitosamente belle, non saprei spiegarle meglio. Potrebbe essere mezzanotte di giorno, con tutto un misto di clima intorno. Potrebbe essere marzo o, più semplicemente il 2006. Sono in macchina, mentre aspetto che mia madre finisca una visita medica. Il finestrino è … Continua a leggere
Dalla testa alla testa. Miliardi di informazioni, spintoni energetici, confusioni molecolari. La testa tampona. I piedi no… Loro sanno cosa fare. Almeno loro, almeno ora. Perché quando tutto scorre e tu sei ancora con i piedi per terra, il mondo si frena e chi teme o si aggrappa o fa un brusco balzo in avanti, … Continua a leggere
Ho giusto una mezz’ora per buttare giù qualche riga. Giusto non è detto che lo sia. Mezz’ora credo di sì. Ci sono stati giorni, prima di questo, dove mi sono chiesta più volte (me lo sono chiesta davvero) di scrivere qualcosa ma, come spesso succede, ho scritto, sì, ma non qui. Ora, mentre butto giù … Continua a leggere
Ritrovarsi nel delirio del tempo fermo; dilatare giorni, ore, minuti, istanti; sviscerare le maglie; allargare ogni cosa con le dita e guardare ancora più dentro. La forma di un’esistenza non ha forma ma fondo; un fondo infinito che porta sempre più dentro l’esistenza stessa, senza mai arrivare. Essenzialmente siamo fondali inesplorati e senza confini; contenitori … Continua a leggere
L’attesa se ne stava lì, tra le ore, al posto mio. Io intanto mi sbrigavo a fare cose, a vivere brevi momenti, ad avere l’affanno, a non entrare nel vivo di me, sconnessa da tutto e spesso in una condizione di anima in superficie, pronta a sbrigarsi per tornare lì, nell’attesa, ad aspettare, dentro di … Continua a leggere
Errore sarebbe non approfittare di questa fine notte per scrivere due righe. C’è un silenzio neanche troppo nuovo, lì fuori e l’ossigeno sembra sia stato da poco sfornato. Non c’è essere vivente che si possa ascoltare oltre le mura di questa casa al buio perché nessun passo potrebbe essere all’altezza di questa atmosfera appena aperta. … Continua a leggere
Di rumori da fuori la finestra e febbri che stanno cambiando casa. Di ovatta nel respiro a rilento e pigiama che non hai ancora esonerato dal corpo. Di mani che scrivono unicamente quello che arriva e pensieri seduti comodi che per una volta se ne rimangono lì, ad osservare. Di ore di pranzo senza fame … Continua a leggere
Un po’ come fosse un ritorno al passato, stasera. Come quando in due secondi buttavo giù un pezzo che non significava nulla o poco meno di mille “non ho capito”. Uno di quei racconti senza filo che di fili ne parla solo chi ci crede o chi capisce male e io, stasera, capisco più di … Continua a leggere
Quando si torna dalle vacanze, in genere, salgono, tra lo stomaco e la testa, mille sensi a galla. Mille sensi tra cui il senso di malinconia, il senso di mancanza dei luoghi che hanno caratterizzato serenità e colore, il senso di dovere nel riprendere quanto più vicino alla propria quotidianità. In questo mio secondo ritorno, … Continua a leggere
Se penso a quando ero piccola mi sembra di raccontare di un’altra vita. Di una vita forse non mia. Di certo so che basta poco, per ritornare a ricordare. Che sia un racconto, che sia un oggetto che si renda portale. Come quando un giorno qualunque, al parco, mi offrono una caramella al caffè, una … Continua a leggere
Dovresti dormire, ascoltare la consistenza di quella coperta a righe che non ricordi come ha varcato la porta di casa, sognare prati verdi e discorsi sensati del fruttivendolo di Ponte Milvio e invece no, sei sveglia. Sveglia a vegliare un’influenza, sveglia a testare la calma del tuo morbidissimo Io. La tv ha preso a parlare. … Continua a leggere
Dalla testa alla testa. Miliardi di informazioni, spintoni energetici, confusioni molecolari. La testa tampona. I piedi no… Loro sanno cosa fare. Almeno loro, almeno ora. Perché quando tutto scorre e tu sei ancora con i piedi per terra, il mondo si frena e chi teme o si aggrappa o fa un brusco balzo in avanti, … Continua a leggere
Guarda questo silenzio. Guardalo bene. Potrebbe riguardare un’ora qualsiasi, non importa di quale settimana. Guardagli le forme. Le forme che assume di notte. È un silenzio, questo, che sa quasi di pane. Dicevano, chissà chi, quando e dove, che il vero silenzio lo incontra la notte perché le sue forme le riconosce solo il buio. … Continua a leggere