Un costante cambiamento di quanto tu possa pensare. Un freno senza gomma e delusione. Unica musica di sottofondo, pare. Strumenti che si alternano, tanti diversi unici, loro. Mille sfumature, colori ovunque. Un’unica foto. La sete di un tramonto, l’ironia della roccia. Confini dilatati come schegge impazzite. Qualche ombra, o forse un senso di colpa forzatamente sconfitto. Dalla calma al silenzio, tutto con discreto e voluto rispetto. Rispetto per il dove. Rispetto per il quanto vive ogni giorno dentro me.
Il mio è quel disordine ordinato. Un contenitore di pensieri. Ogni colore al suo posto. Sempre. Il posto che lui stesso sceglie. In fondo una spremuta di frutta, purché luminosa e non troppo fredda, è tutto ciò che chiedo. Come pastelli gustosi, caldi, affatto severi, dipingo il mare a tratti e quando questo mi riesce bene, il sole arancio non fugge e sai perché? Perché oltre il tramonto c’è il giorno, il giorno che ci rincorre nella testa, che ci chiama e non ci lascia. Il giorno del domani del quale v’è pur sempre certezza, ovunque tu sia, ovunque sia. Il giorno dopo.
Mumaclo, ecco chi sono.
Oltre a essere Claudia sei la più grande poetessa che abbia mai incontrato!
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I disordini ordinati sono i più belli ma danno anche tanto da fare
Ciao, Claudia, piacere…
Mistral
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Tanto, troppo vero! Infatti qui non si trova pace ma con tutto questo da fare, correndo e pensando magari si riesce a tenere accesa la luce del mondo, che ne dici?!
Il piacere è tutto mio, Mistral 🙂
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Bello questo blog! Buona serata e buone Feste 🙂
Alexandra
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Grazie e perdona il ritardo, giorni pochino caotici. Buone feste anche a te!
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Ma figurati, capisco benissimo! 😀
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